Descrizione
Miele di Edera
Il miele di Edera è sempre di produzione molto problematica per l’apicoltore in quanto i raccolti sono tardivi. Il miele, molto umido all’origine, tende a cristallizzare quasi immediatamente, a volte addirittura nei favi. La fioritura avviene in settembre-ottobre. Profumo intenso, sapore mediamente intenso e molto dolce. L’edera può trovarsi mescolata al miele di inula o di corbezzolo, le cui fioriture spesso si sovrappongono. Del corbezzolo, può riverberare la caratteristica nota amara.
Abbinamenti
E’ particolarmente indicato per abbinamenti con frutta secca come fichi e prugne.
Il fiore di Edera
L’edera diffusa soprattutto allo stato spontaneo, si sviluppa abbarbicandosi ai muri, alle rocce, ai tronchi, oppure strisciando per terra, sempre preferendo le località ombrose, ed è anche coltivata a scopo ornamentale. Solo i rami che si innalzano verso la luce, ancorandosi ad una pianta o ad un muro, diventano fertili e producono i fiori. L’edera può arrecare danni alla pianta a cui si aggrappa, qualora, sviluppandosi abbondantemente sulla chioma con il suo ombreggiamento, competa con i germogli nella cattura della luce. Può danneggiare le superfici murarie se le saldature di malta sono abbastanza deboli da lasciar penetrare le radici. La fioritura avviene in settembre-ottobre. In cosmesi, gli estratti di edera trovano impiego all’interno di formulazioni detergenti dermopurificanti.
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